Tornare a camminare grazie alla bioingegneria

La bioingegneria, o ingegneria biomedica, è il ramo dell’ingegneria applicato all’ambito biomedico. I suoi progressi stanno consentendo un grande miglioramento nella qualità della vita di molte persone. Un esempio riguarda le persone con disabilità fisiche: sempre più spesso, possono tornare a camminare grazie a innovazioni della bioingegneria, che coinvolgono intelligenze artificiali, esoscheletri sempre più avanzati e altre tecnologie.

Tornare a camminare grazie alla bioingegneria

Oggi, l’integrazione tecnologica dell’Intelligenza Artificiale (AI) e dell’apprendimento automatico nell’industria protesica e nel campo delle tecnologie assistive è una manna per le persone con disabilità. Il concetto di rete neurale è stato utilizzato dai principali produttori di ausili riabilitativi per simulare varie funzioni anatomiche e biomeccaniche delle parti perdute del corpo umano. Il coinvolgimento dell’interazione umana con vari dispositivi, ad esempio circuiti elettronici, software e parti robotizzate, ha avuto un impatto rivoluzionario nel campo della riabilitazione per lo sviluppo di dispositivi come protesi bioniche per la gamba o il controllo del pensiero e gli esoscheletri.

Recentemente, abbiamo fatto un altro passo in avanti proprio in Italia, con elettrodi impiantati sul midollo spinale di pazienti paralizzati a seguito di lesioni alla spina dorsale e un tablet che tramite un software stimola il movimento. Succede a Torino, dove 3 pazienti paralizzati hanno potuto camminare. L’obiettivo è arrivare a un by-pass wireless capace di raccogliere gli impulsi elettrici nel cervello e inviarli a un chip impiantato nel midollo, scavalcando la lesione spinale.

Gli scienziati avevano già sperimentato questa tecnica nel 2016 su due macachi. Il progetto che coinvolge esseri umani, attualmente in fase di studio, è partito da Losanna e si spera venga allargato presto a più pazienti possibile.

(© AAC Srl) autore M.P.