Ai-Da è una robot dotata di intelligenza artificiale capace di realizzare dipinti e statue. La settimana scorsa è stata arrestata alla dogana, in Egitto, a causa di “problemi di sicurezza“. Si trovava lì per una mostra che includeva una sua opera.
Cos’è e come funziona Ai-Da
Ai-Da, androide dal volto realistico, può parlare ed è la prima robot artista mai creata. Con le telecamere che ha in corrispondenza degli occhi, elabora le informazioni che osserva grazie a un’intelligenza artificiale. La sua performance migliora costantemente grazie all’interazione con gli umani, in un approccio noto come Human in the Loop (HITL). Muovendo le sue braccia robotiche con le parti meccaniche visibili, riporta il risultato dell’elaborazione su tele che sono state esposte anche in musei prestigiosi, come il Victoria and Albert Museum di Londra.
La robot artista prende il nome da Ada Lovelace (Augusta Ada Byron), matematica britannica nota per aver contribuito alla realizzazione del primo programma informatico della storia. È nata nel 2019, da una collaborazione interdisciplinare: ne sono genitori Aidan Meller (gallerista di Oxford), ricercatori dell’Università di Oxford, esperti di robotica dell’Università di Leeds, studiosi d’arte e psicologi.
Perché Ai-Da è stata arrestata?
In Egitto, vicino alle piramidi di Giza, il 21 ottobre è iniziata la mostra di arte contemporanea “Forever is now“, che include una statua della robot. Ma quando ha raggiunto l’aeroporto de Il Cairo, le autorità egiziane hanno arrestato Ai-Da per controlli. Si pensa che la sospettassero di spionaggio internazionale, a causa delle telecamere e del modem che contiene. Avrebbe causato un piccolo incidente diplomatico tra l’ambasciata egiziana e quella inglese, ma dopo 10 giorni Ai-Da è stata rilasciata, in tempo per la mostra.
Immagine di copertina: foto di Leemurz, condivisa secondo la licenza CC BY-SA 4.0.
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