Storia
degli automi 8
I robot sono dei dispositivi automatizzati in grado di
svolgere determinate operazioni (anche dannose all'uomo
e alla sua salute) in modo più accurato e rapido di un'operatore
umano. L'idea del robot risale ai tempi più remoti; attualmente
il termine automa é applicato a vari dispositivi soprattutto
meccanici.
Il
termine robot deriva dal vocabolo ceco robota che significa
lavoro forzato. Il commediografo ceco Karel Capek fu il
primo a disegnare un dispositivo meccanico che sembrava
un uomo (1921) e che doveva svolgere solo operazioni automatiche.
Il
termine androide è ora riservato a figure simil-umane,
sia realizzate con dispositivi elettromeccanici, sia costituite
interamente con materiali biologici. La caratteristica
più evidente comune a robot e umani è la mobilità delle
dita.
La
costruzione dei primi robot iniziò nel XVIII secolo nell'industria
tessile con la progettazione dei telai. I primi veri robot
furono però realizzati in questo secolo, solamente negli
anni '40 con lo sviluppo del computer.
Successivamente
gli ingegneri hanno cercato di costruire robot per svolgere
funzioni utili o pericolose come la saldatura delle carrozzerie
delle automobili.
A
metà degli anni Settanta la General Motors finanziò un
programma di sviluppo nel quale Victor Scheiman perfezionò
un braccio meccanico motorizzato per produrre il "manipolatore
universale programmabile per montaggio" delle automobili.
Questo dispositivo segnò l'inizio dell'era dei robot modernamente
intesi.
Gli
odierni automi sono basati su uno o più microprocessori
che possono elaborare i dati inviati da vari sensori .
L'uso commerciale dei robot si va diffondendo col crescere
della automazione nei luoghi di produzione.
Non
è possibile predire se gli androidi della fantascienza
diverrano una realtà. Così anche la questione di un eventuale
androide intelligente deve essere lasciata al futuro sviluppo
dell'intelligenza artificiale.
Fine
